Scopata in cantina

   05/07/2012
  
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Mi chiamo Serenella e ho diciotto anni.
Sono ad una festicciola tranquilla in casa di un mio amico. Mi sono vestita bene, tanto per cambiare dai soliti vestiti che metto per andare a scuola, ovvero jeans e maglietta.
Tutto va per il meglio, la cena è ottima e alle 22 il mio amico scende in cantina per prendere uno spumante bello fresco. Passano i minuti e lui non sale.
“Che strano…”, penso fra me e me. Però sono passati ormai cinque minuti e di lui non ci sono notizie.
Discretamente, mentre tutti gli altri sono occupati a parlare di un tema ben poco interessante, decido di andare alla sua ricerca.
“Sergio ! Dove sei ?”, lo chiamo appena sono giù, in quell’immensa cantina piena di stanze.
“Sono qui ! L’ultima stanza a destra !”, mi dice lui.
Infatti sento una voce che proviene da lì.
Apro la porta, la luce è spenta, la stanza è buia e non vedo niente.
Ad un tratto una mano mi prende bruscamente tappandomi la bocca e la porta si chiude con un colpo secco.
“Sono io, non ti preoccupare”, mi dice lui cercando di rassicurarmi per lo spavento che ho avuto.
Ma continua a tenermi stretta contro di lui, con la mano sulla mia bocca.
Però provo a dimenarmi un po’, non mi piace troppo questa situazione. Ma nel dimenarmi il mio sedere si strofina involontariamente sul suo pene. Mi libera la bocca.
“Ma cosa fai scusa ? Cioé, lasciami andare no ? E poi tutti ti cercano !”
“Tranquilla, tra un po’ saliamo ok ?”
“Perchè tra un po’ ?”, gli chiedo un po’ preoccupata.
“Vedrai…”, mi dice spingendo il suo pene di nuovo contro il mio sedere.
Ora lo sento duro, il cuore inizia a battermi a cento all’ora.
“Oh mio dio, sembra di buone dimensioni, che faccio ora ?”, mi chiedo tra me e me.
Lui non dice niente, ma mi porta verso il muro e poi mi gira, liberandomi finalmente da quella posizione un po’ scomoda in cui mi teneva stretta.
Però non mi lascia andare, anzi mi abbraccia tenendomi di nuova stretta contro di lui. Mi morde il collo, sale e tiene la sua bocca a pochi centimetri dalla mia.
Spero che non senta quanto mi va veloce il cuore, io sono immobile, non so che fare.
Si avvicina alle mie labbra sussurrandomi : “Serenella, non sai quanto sei eccitante stasera… mi viene voglia di prenderti tutta…”
Allora spinge di nuovo la sua erezione contro la mia gonna leggera. Prova ad alzarla, lo blocco.
“Non ti preoccupare, non ti farò niente… ti voglio solo un po’ di più… mi piaci troppo”
E detto questo, mi morde le labbra. Chiudo gli occhi e mi sento invadere dal suo bacio, che ricambio ora più che volentieri. Le nostre lingue s’intrecciano, le sue mani che prima erano sulla mia gonna ora si alzano per prendermi il viso. Finiamo di baciarci e lui lascia scivolare le mani sul mio decolleté
“Sicura che non vuoi almeno provare ?”, mi dice stringendomi le tette per poi ribaciarmi.
Non rispondo, forse mi vergogno un po’. Lui torna all’attacco.
E questa volta ci va più diretto. Mentre mi morde il collo, le sue mani scendono senza che io possa fermarlo. Scendono e vanno sotto la gonna e questa volta non lo fermo.
“Non lo rimpiangerai, vedrai”, mi dice lui. Lo credo, ma ho un po’ paura, anche se non so di cosa, esattamente.
Abile con le dita, le fa scivolare dentro le mie mutandine bianche. Ad ogni centimetro che avanza, mi chiedo se le piacerà. Le sue dita toccano finalmente il posto tanto desiderato. Bagna il dito mettendolo dentro di me in modo deciso. Una volta che è bello bagnato, lo muove con destrezza sul mio clitoride.
Io chiudo gli occhi, mi lascio trasportare da quell’immenso piacere che mi sta procurando solo con un dito. Sto per andare in estasi, quando ad un certo punto lui mi prende la mano e me la porta sul suo pene.
È durissimo, sembra che stia scoppiando nei pantaloni. Mi sto eccitando un casino, sia nel sentire il suo cazzo così duro, sia per il ditalino che mi sta facendo.
Me lo fa massaggiare per qualche secondo, poi si sbottona i jeans e lo tira fuori.
Tira fuori il dito che aveva in me, se lo porta alla bocca e ne assapora il gusto.
“Sei buona… sia fuori che dentro, lo sai ?”
Non lo sapevo, ma ora lo so. E so che anche se mi sta spingendo la testa verso il suo pene, non è per stare lì a guardarlo.
Allora lo prendo in mano. Faccio qualche breve movimento, poi mi faccio coraggio e me lo porto in bocca. Ha un sapore strano, ma mi piace.
Lo lecco, lo succhio, ci giro intorno con la lingua, cerco di variare. A volta mi capita di pensare che è un gelato, o un foglio bianco da dipingere.
Poi ci aggiungo la mano, qualche colpo e lo sento già vibrare di piacere.
Ce la sto mettendo tutta, ma lui mi alza di scatto, mi gira e mi solleva la gonna.
Mi sposta le mutandine e me lo infila tutto dentro rapidamente.
Mi lascio scappare un piccolo grido, ma lui svelto mi tappa la bocca e comincia a sbattermi veloce contro il muro.
Ho ancora la bocca tappata quando urlo per gli ultimi colpi che mi dà, e all’improvviso lo sento venire. Lo tira via subito, ma non sapendo dove venire, mi viene sul culo.
“Beh, mica mi lascerai così !”, gli dico.
No, infatti. Prende un fazzoletto e mi pulisce tutta per bene. Poi mi dà una bella pacca.
“Hai proprio un bel culo, questo te lo devo dire !”
“E ora è tutto rosso, a causa tua.”
“A me piace quando è rosso… lo sai, no ?”
“No, non lo sapevo. Ora lo so”, gli dico. “E penso anche che se non saliamo nei minuti che seguono… scenderanno gli altri a vedere cos’è successo. Che ne pensi ?”
Lui riflette un po’. “Penso che hai ragione, ma che potremo benissimo continuare da me, la prossima volta, no ?”
Questa volta sono io che rifletto qualche secondo. “Vedremo”.
Mi guarda sorpreso.
“Scherzavo !”, gli faccio un occhiolino e mi rimetto a posto i capelli.
E mentre risaliamo le scale, lui continua a fissarmi il culo.
“Certo che sei proprio bona !”
Sorrido. A quanto pare, ora lo so !

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