Sesso con l’amico di mia figlia

   26/09/2007
  
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Agosto. Caldo sulla spiaggia. Sotto l’ombrellone mia figlia, stesa sul lettino, si ripara dal sole. Io invece sfido il sole di mezzogiorno unta di olio solare. Sotto gli occhiali da sole riesco a vedere avvicinarsi l’amico di mia figlia. Sta già parlando con lei, ma i suoi occhi stanno viaggiando sul mio corpo abbronzato e luccicante, lo sento. Parlano sul da farsi nel pomeriggio. È un bel ragazzo: alto circa un metro e novanta, robusto, bellissimo sguardo incorniciato da sopracciglia selvagge.

Mia figlia Luana ne è profondamente attratta nonostante sia fidanzata con un ragazzo di cui non ricordo il nome (per me è insignificante, non dovrebbe aprire neanche la bocca). Mia figlia è carina di viso, ma il suo fisico rispetto al mio è nettamente inferiore (mi dispiace tantissimo dirlo, ma è così). Io vado per i 50, sono alta un metro e settanta circa, labbra carnose, capelli biondi e occhi azzurri. Mi mantengo magra per l’età che ho. Mio marito è via per lavoro, arriverà dopo ferragosto.

“Arrivederci signora!“ sento, mentre vedo la figura di Nando passare accanto al mio lettino. Il mio viso è ad altezza pube, immagino il suo sesso nascosto dal costume da bagno. Mi chiedo se farebbe mai sesso con una quasi cinquantenne come me un fusto come lui…Lo saluto con un cenno del capo e un largo sorriso mentre lui compie qualche passo all’indietro e non mi toglie gli occhi di dosso.

Nel pomeriggio Nando arriva verso le quattro per chiamare mia figlia. Luana però era dovuta andare in bici in un campeggio fuori dal paese per vedersi con delle amiche e organizzare la serata e mi aveva chiesto gentilmente di intrattenerlo, dato che avrebbe cercato di metterci meno tempo possibile.

Faccio accomodare Nando in casa e lo porto sul terrazzo dove io mi sistemo sul dondolo e lui su una sdraio mettendosi in una posizione alquanto scomposta. Era vestito con una canotta e un paio di pantaloncini abbastanza attillati sulle sue cosce possenti. Beh praticamente si vedeva il pacco per farla breve. Io ero in bikini con un pareo trasparente bianco.

“Allora Nando, come vanno queste vacanze, ti stai divertendo?”. “ Sì signora certo, stasera forse organizziamo un falò in spiaggia. Vuol venire con noi? “ mi chiede scherzando. “Ma dai Nando, cosa mai dovrebbe fare una vecchia come me tra tanti giovani…no non se ne parla, divertitevi voi, io l’ho già fatto.”

“ Signora non dica così. Lei è una bella donna…ora va bene che stavo scherzando sull’invito però…” “ah stavi scherzando sull’invito, non inviteresti mai una vecchia ad una serata piena di ragazze in costume” “Signora, fosse per me la inviterei e di corsa anche..insomma avrà anche gli anni che dice di avere, ma rimane una bella donna con un portamento elegante soprattutto. “. È questa la frase che mi fa scattare qualcosa nella testa, non so come posso spiegarlo…sento calore al basso ventre. Telefono a mia figlia per informarmi sul tempo che le serve. Nel telefonare a mia figlia scopro le gambe e poi, come se Nando non fosse presente sul terrazzo, incomincio a guardare invisibili segni sui miei seni esponendoli alla vista del giovane presente, che strabuzza gli occhi per lo spettacolo e porta una mano sul suo pube a dar man forte al suo amico. Chiusa la conversazione, noto che la mano è li sul pube a stringere il suo pisello. È rosso in volto.

“Nando vuoi qualcosa da bere, fa molto caldo oggi, eh ti va?”. “ Sì signora, fa veramente molto caldo oggi”. Si alza. Il bozzo davanti si è ingrandito parecchio. È evidentissimo, sta per scoppiare. Eh sì, toccherà a qualcuna salvare il giovine, non potrà mica andare in giro così poveretto.

“Ti faccio strada Nando”. Cammino avanti a lui sculettando il più possibile, poi improvvisamente mi chino vicino alla zanzariera della porta finestra per vedere un qualcosa quando Nando con il suo amico mi sbattono sul culo.

“Mmm” mi esce naturale questo mugolio di goduria. “Ops mi scusi signora, non sono riuscito a frenarmi e…”. Sa che potrei essermi accorta del suo sesso turgido.

Mi avvicino con aria severa e con mano ferma e decisa afferro il suo cazzo. “E con questo cosa pensi di fare. È questo l’effetto che ti faccio?”. “Eehm.. s-s-ssì signora, cioè no è colpa mia, lui fa da sè, non mi sarei mai permesso..”. Mentre dice questo io mi sono inginocchiata e sto accarezzando il suo pisello sopra il pantaloncini, lo tasto per tutta la sua lunghezza. Afferro l’elastico del pantaloncino e lo abbasso a forza portando assieme anche le mutande. Rimbalza fuori dalle mutande un cazzo teso, già scappellato, con la cappella violacea e tante vene turgide sotto il mio palmo. Gli ciuccio la cappella, sa un po’ di mare, scotta, è bollente.

Le sue mani scendono e mi afferrano per le spalle, mi tira su e mi bacia. Un bacio lungo, tenero che mi fa bagnare tutta, poi si tuffa sul mio collo.

Intanto con la mia mano stringo il suo cazzo e lo massaggio, nel momento in cui mi ha baciato è diventato durissimo. Faccio scorrere l’unghia del pollice sul frenulo su e giù, vedo l’espressione del piacere dipinta sulla sua faccia. Torno con le mie labbra al suo amico, è tesissimo, non penso che resisterà molto, ha le palle gonfie sotto. Incomincia a muoversi avanti e indietro, mi sta scopando la bocca. Mi stacco da lui e continuo con una sega, so che non durerà a lungo e infatti il suo pisello incomincia a dare tremendi scossoni, bacio la sua cappella quando un getto fortissimo di caldo sperma mi entra in bocca. Due, tre, quattro, cinque getti potentissimi di sborra nella bocca, me l’ha riempita…

Sotto sono fradicia, gli umori colano lungo le mie cosce, il suo cazzo è ancora dritto, non vuole sgonfiarsi. Una goccia trasparente di sperma esce dalla cappella e io, con la punta della lingua, la lecco. Gioco un po’ con la mia lingua sulla sua cappella leccandogli il buchino dal quale è uscita quella quantità incredibile di sperma.

Mi alza, mi bacia di nuovo, poi, mentre la sua mano scivola nel mio slip per dedicarsi al mio clitoride, scende con la lingua sul mio collo, poi arriva al seno, ancora coperto dal costume. Lo slaccia e deciso morde con le labbra il mio capezzolo destro. Sussulto e gli artiglio la spalla per l’eccitazione, lasciandogli dei solchi (chissà le scuse che troverà per giustificare quei segni).

Alza la testa , mi guarda negli occhi, il suo pene è eretto come prima, non un segno di cedimento. Gli prendo tra le dita il cazzo e lo conduco, come fosse un cane al guinzaglio, verso il centro della stanza dove c’è il tavolo.

Toglie il pareo e lo getta via, le mutandine scendono alle caviglie, ci penso io a toglierle.

Mi solleva e mi fa adagia sul tavolo. Si abbassa e si tuffa tra le mie cosce con la sua lingua a dare tante leccate a tutta la mia fica fradicia.

Gli spingo la faccia più a fondo, il contatto della sua faccia tra le mie cosce mi fa impazzire. Il desiderio è troppo. Anche lui è del mio stesso pensiero, infatti alza la testa e direziona il suo uccello verso la mia passera.

Entra dolce, lentamente, sento tutti i suoi centimetri entrare. Incomincia a pompare lentamente, la nostra pelle si unisce e poi si allontana. Le palle rimbalzano sulla mia fica.

Incomincia a pompare più forte, sempre di più. Io sento l’orgasmo avvicinarsi sempre di più, sento il mondo attorno a me allontanarsi, farsi sempre più confuso e distante. Sento solo Nando che ansima e invoca il mio nome.

“Aaah Lea…sì Lea…aaah…sto venendo Leaaaaaaaaah…”.

“Uuuuuaaaaah….”. Anch’io sto venendo, mi aggrappo alle sue spalle, l’orgasmo mi invade totalmente, inarco la schiena avvicinandolo a me. Sento le contrazioni della mia fica stringere il cazzo di Nando.

Anche lui è al limite ora, estrae il cazzo dal mio sesso e spruzza seme sulla mia pancia continuando a masturbarsi. È ancora carico, sento la mia pancia coprirsi di sperma, è ancora tanto.

Si avvicina e mi bacia nuovamente. La mia mano accarezza la sua che sta ancora facendo su e giù sul suo sesso. Il cazzo è lucido dei miei umori, del suo sperma. Lo masturbo ancora un po’ fino a che non incomincia a sgonfiare tra le mie dita.

“Nando sei stato fantastico”.

“Lea, se lo sono stato è perché avevo davanti a me una delle donne più belle che io abbia mai visto… non sai quanto ti ho sempre profondamente desiderato…e quante….”

Che carino. “Seghe?”

“Mm.. sì Lea..l’unica cosa che potessi fare in tuo onore..”

“Ora però sarà meglio rivestirci, tra un po’ probabilmente arriverà mia figlia e dobbiamo ricomporci e..”

“Ma come?” fa una faccia dispiaciuta, troppo tenero. “Avrei voluto proseguire, mi fai troppo eccitare Lea…”

E sto notando che il suo cazzo sta tornando rigido. Sì, lo vedo Nando, ma potrebbe tornare Luana, non penso sia una buona idea”.

E infatti dalla strada “Mamma sono tornata!”

“Su Nando, sbrigati a rimettere al chiuso il tuo cazzo, ci sarà un’altra volta, te lo assicuro” .

Io raccolgo il pareo e i pezzi del bikini a terra. Nel chinarmi sento il cazzo di Nando posarsi tra le mie natiche.

“Lea, la prossima volta toccherà al tuo culo..”.

Mi alzo, mi giro, gli stringo forte il pisello (ma è di nuovo duro!!) e gli dico sorridendo “Sono io che decido cosa devi fare o meno. CAPITO?”

“Sì signora, mia regina”.

Scappo nel bagno a ripulirmi, mia figlia starà salendo. Intanto penso alle sue intenzioni. Vuole il mio culo. Il mio culo ancora vergine?. No non se ne parla proprio.

Esco dal bagno, vedo mia figlia che parla con Nando. Lo mangia con gli occhi.

“Mamma, io e Nando stiamo uscendo, grazie per avergli fatto compagnia”

“Grazie signora”

“O figurati, è stato un piacere” un fantastico piacere…

Mi vuol fare il culo…mmm… sai Nando, credo che ti concederò il permesso un giorno.

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