Sesso a sorpresa per strada

   26/01/2008
  
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Mi chiamo Monica, ho 29 anni e sono sposata da 4 con Stefano, un ragazzo adorabile con cui ho anche un’ottima intesa sessuale.
La mia vita è piuttosto standard, vado al lavoro e torno la sera a casa stanca e annoiata, aspettando quasi sempre il week end per fare qualcosa di diverso e, possibilmente, piacevole. Ieri sera, però, quando sono tornata c’era una sorpresa ad aspettarmi: ho aperto la porta e sul divano c’erano Stefano e un altro ragazzo. Sono rimasta molto incuriosita da quella situazione, in genere quando mio marito invita amici per cena, mi avvisa e poi sono sempre coppie che comunque conosciamo entrambi. Ho guardato Stefano, ma lui mi ha presentato Marco dicendomi che era un suo amico, che era passato per un saluto, ma che, vista l’ora, si sarebbe trattenuto a cena. Marco, 1,80, capelli mori, occhi chiari,fisico scolpito,mi sono sentita un po’ a disagio… ero vestita “da lavoro” e non mi piace conoscere persone se non sono al meglio… e in più un ragazzo carino! Stefano deve aver capito il mio disappunto e mi ha detto di non preoccuparmi, che per la cena ci avrebbe pensato lui e che io potevo andare a cambiarmi e fare un bagno caldo se lo desideravo. Queste sue attenzioni mi hanno messo a mio agio, li ho salutati e ho notato uno strano sguardo di complicità tra loro due e la cosa mi ha dato una leggera sensazione di eccitazione. Li ho lasciati soli …
Il bagno caldo, la crema morbida e profumata sulla mia pelle liscia, la scelta giusta di intimo, un vestito leggero nero che mi accarezzava il corpo evidenziando il mio ventre piatto e il mio seno tondo e sodo e un leggero rossetto rosa hanno fatto il resto… Quando sono tornata ero molto sicura di me e dell’effetto che avrei suscitato nel nuovo amico di Stefano.
In effetti avevo ragione, ho subito notato che la sicurezza che prima avevano si era trasformata quasi in imbarazzo;i miei occhi sanno dove cercare l’eccitazione degli uomini ed ho subito notato la tensione dei pantaloni e il disagio che creava loro, ma ho fatto finta di niente e ci siamo messi tutti a tavola.
La conversazione è stata molto piacevole e nel giro di poco ci siamo ritrovati molto affiatati come se ci conoscessimo da sempre. Mi sono alzata a fine cena pensando di dover sistemare tutto mentre loro continuavano a parlare in salone, ma Stefano si è avvicinato e mi ha detto “ora non pensiamo a questo, preparati che usciamo” Mi ha sorpreso, ma sono rimasta sollevata dal poter fare qualcosa di diverso, sono andata in camera e ho deciso di cambiarmi nuovamente indossando una mini a pieghe stile scolaretta e una t-shirt molto attillata che lasciava ben poco all’immaginazione. I miei capezzoli erano già duri e la strana atmosfera mi faceva eccitare sentendo già gli slip bagnati. Stavo ancora pensando a questo quando, aprendo la porta, mi sono ritrovata davanti Stefano che mi ha osservata ed un brivido ha attraversato il mio corpo. Aveva uno sguardo eccitato e compiaciuto “sei bellissima … ma per completare l’opera vorrei che ti mettessi queste …” e, aprendo un cassetto, ha tirato fuori delle calze autoreggenti “le ho comprate per farti una sorpresa”, calze nere molto trasparenti col pizzo.
In due minuti ero pronta, eccitata e calda, anche se non avevo idea di cosa mi potessi aspettare con un ospite insieme a noi.
Erano appena le 22,00 e in giro non c’era più nessuno,il centro storico del piccolo paese dove abitiamo era deserto; noi passeggiavamo, Stefano accanto a me e Marco vicino a lui … si commentava proprio il fatto che non c’era anima viva quando Stefano mi ha cinto la schiena e ha iniziato a farmi sentire il tocco deciso della sua mano prima sul mio punto vita, poi sempre più in basso fino a toccarmi il culetto e ad accarezzarlo con insistenza da sopra i vestiti, mentre continuava a parlare con me e Marco come se niente fosse. Ad un certo punto mi ha chiesto se sentivo freddo ed effettivamente sentivo il vento infilarsi tra le mie gambe e tentare di asciugare il mio sesso bagnato. Ho iniziato a tremare, non so se per il freddo o per l’eccitazione … così mi sono ritrovata Marco vicino a me “ci penso io a riscaldarti da questa parte” e, senza accettare risposte, si è avvicinato e mi ha messo una mano intono alla vita con le dita che scendevano sul fianco. Il contatto, il primo contatto con quello sconosciuto mi ha fatto eccitare ancora di più e se ne devono essere accorti entrambi perché senza tante parole hanno iniziato ad accarezzarmi. Sentivo le loro mani che si infilavano dentro i mie vestiti, sulla mia pelle, sul mio culo … compiaciuti della mancanza di collant e divertiti da quel perizoma bagnato. In questo stato confusionale di mani e carezze mi sono ritrovata appoggiata a un muretto e, sorpresa, ho visto che l’iniziativa la prendeva Marco. Mi ha tolto delicatamente gli slip e si è abbassato alzando la mini e facendomi divaricare le gambe … a quel punto non ho visto più nulla, Stefano mi ha coperto gli occhi con un cappello che portava e ho sentito una lingua calda che si faceva strada nella mia fica che colava, sentivo il mio clitoride gonfio di piacere ed eccitazione e sentivo delle mani forti e decise sul mio culo. Poi mi hanno girato, qualcuno ha afferrato i miei seni lasciandomeli liberi da quel reggiseno che avevo scelto con tanta cura e strizzando i miei capezzoli turgidi; ho sentito un’altra bocca che me li mordeva e succhiava, ho iniziato ad avere un minimo di lucidità e volevo che smettessero, ma le mie parole non avevano nessun effetto, anzi più mi divincolavo e più notavo solo maggiore convinzione e decisione in ciò che stavano facendo. All’improvviso sono stata quasi sbattuta per terra … stavo nuovamente per protestare quando mi sono ritrovata un cazzo in bocca e uno in fica … quegli stronzi si erano sincronizzati: mi sbattevano e si muovevano sopra di me come volevano e ogni mia resistenza era vana. La mia mente si rea arresa e il mio corpo e il mio istinto hanno preso il sopravvento … ho iniziato a succhiare e ad assaporare quel cazzo duro in bocca liscio e grosso e la sua cappella che sbatteva contro la mia gola, pensavo di soffocare, ma poi è uscito e ho sentito il fiotto di sperma caldo schizzarmi in bocca e sulle mie tette al vento, doloranti da quanto erano dure. Ho allora spostato la mia attenzione sul cazzo che mi scopava, mi sbatteva ora come voleva e sentivo che pulsava e si gonfiava di piacere, affondava e usciva per poi forzare il mio buco di nuovo senza tante remore e improvvisamente ho sentito un’altra spinta: qualcuno cercava di entrare nel buchetto del mio culo … nuovamente ho protestato “lì no … fa male” … ma mi sono sentita semplicemente rispondere “Bisogna essere ospitali con gli ospiti cara Grazia!” Ed eccolo dentro tutto… ho urlato… lo credo, con un cazzo in fica e uno in culo, entramb troppo grossi, che spingevano soddisfatti e mentre con la loro bocca mi leccavano e con le loro mani mi sbattevano e mungevano i seni come se dovesse uscirne del latte, ho urlato questa volta per un orgasmo esplosivo e coinvolgente che comunque li ha sorpresi e fatti venire contemporaneamente. A quel punto ho sentito il peso di uno di loro sul mio corpo e il calore di un bacio lungo e passionale, poi, sempre bendata, mi hanno rivestita e, se non fosse stato per lo sperma che mi colava dappertutto mescolandosi ai miei umori, non si sarebbe detto che fosse successo nulla. Mi hanno tolto la benda e Marco si è avvicinato a me “Complimenti Grazia! sei proprio una donna eccezionale! Mi auguro che quanto è successo possa capitare di nuovo…In fondo mi sembra che per te non sia stato un grosso sacrificio…”

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